L’Aritmologia del Futuro
La Casa di Cura jonica si conferma centro sanitario d’eccellenza nel campo dell’Emodinamica Interventistica ed Endovascolare. Importante convegno scientifico il 29 e 30 settembre al Palazzo della Provincia su iniziativa della Casa di Cura “Villa Verde”.AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE E UNA RETE TERRITORIALE PER L’ARITMOLOGIA DEL FUTURO
Qualità e performance in aritmologia
interventistica 2017” è il tema del convegno
che,a cura della Casa di Cura Villa Verde, si terrà
al Palazzo della Provincia di Taranto il 29 e 30
settembre, a partire dalle ore 9. L’evento è stato
inserito nel programma Educazione Continua in
Medicina secondo i termini vigenti ed è parte del
Piano Formativo Annuale 2017 di “Intermeeting,
Procider Standard” riconosciuto dall’Age.Na.S.
con il numero 102. L’evento è riservato a 200
partecipanti ed ha ottenuto 8,4 crediti formativi.
Presidente dell’importante assise scientifica è il
dottor Mariano Rillo, responsabile di Aritmologia
della Casa di Cura Villa Verde, al quale Lo Jonio
ha rivolto alcune domande
Dottor Rillo, perché questo convegno e quali le
finalità?
«Sembrerebbe un convegno come tanti di quelli che
vengono organizzati nel nostro Paese per
l’aggiornamento professionale, in effetti questo è uno
degli obiettivi ma non è l’unico. Tutto è nato intorno a
un’esigenza partorita dalla mente iperproduttiva del
Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana
Aritmologia e Cardiostimolazione che è l’entità
scientifica unanimamente riconosciuta come faro di
questo settore della medicina nel nostro Paese.
L’esigenza è quella di gettare le basi per quella che
dovrebbe essere l’aritmologia del futuro. Questo
ovviamente non può avvenire se non partendo da una
“fotografia” di quella che è l’aritmologia del presente.
L'evento, quindi, è rivolto sia agli addetti ai lavori, a
chi questo mestiere lo fa quotidianamente, sia ai
cardiologi clinici che a tante figure professionali
mediche che spesso vengono a contatto con pazienti
che presentano problemi aritmici ed hanno difficoltà a
gestirli. Questi stessi possono dare ausilio a noi che
siamo addetti ai lavoro. Pensiamo ad esempio al
neurologo che ha un paziente che ha avuto un ictus
cerebrale per colpa di una particolare aritmia, oppure
al chirurgo che deve intervenire in urgenza su un
paziente per un trauma o altro motivo e quel paziente
è in terapia anticoaugulante e quindi rischia di morire
per emorragia».
Qual è allo stato la situazione delle strutture
specializzate in aritmologia?
«L’evento si rivolge anche a quelle figure e strutture
che per primi hanno contatti con i pazienti e cioè il
medico di base e la cardiologia ambulatoriale che
devono avere le giuste competenze per la diagnosi
dei problemi aritmici e poter anche indirizzarli nella
maniera giusta verso i medici e le strutture
specializzati. Le strutture che erogano i servizi
specialistici dell’aritmologia sono tante e sono
differenziate perché non tutte possono fare tutto. Nel
centro della Villa Verde, invece, vengono trattati tutti
i tipi di aritmie, dalle più complesse da trattare alle
più semplici. Ma non tutti i centri hanno le stesse
potenzialità. Il territorio va sicuramente riorganizzato in una rete aritmologica così come è stato per
l’emodinamica in passato. Uno degli obiettivi del
Convegno è quindi anche questo: in base al tipo e all’urgenza del problema, indirizzare il paziente ai
servizi più idonei ad affrontarlo».
Il convegno ha anche un riflesso positivo per Taranto
oltre l’aspetto scientifico.
«Direi di sì. Taranto per due giorni sarà al centro
dell’attenzione di tutte quelle figure professionali
specialistiche, ma non solo, che contribuiranno a dare
lustro alla città. E a beneficiarne saranno anche gli
operatori commerciali ed economici».
Il dottor Mariano Rillo, 57 anni,
beneventano, è il responsabile di
Aritmologia alla Casa di Cura “Villa Verde”
di Taranto. Presidente regionale uscente
dell’AIAC (Associazione Italiana di
Aritmologia e Cardiostimolazione) , è
attualmente membro del Consiglio nazionale
dei Revisori dei Conti della stessa
Associazione.
Cardiologo ed elettrofisiologo, ha maturato
importanti esperienze professionali
nelle strutture sanitarie del Paese e, ormai da
tempo, è il riferimento della Cardiologia alla
Casa di Cura “Villa Verde” di Taranto.
AL PASSO CON L’EVOLUZIONE TECNOLOGICA
Tanta acqua è passata sotto i ponti dell’ aritmologia clinica
dai tempi delle le valutazioni mediante gli studi
elettrofisiologici eseguiti solo per la definizione del meccanismo aritmico e quindi ai fini di una successiva
terapia medica mirata. Oggi la diagnostica invasiva viene
eseguita pressocchè esclusivamente come valutazione preliminare
e concomitante alle procedure interventistiche, che assumono
sempre più un ruolo di terapia di prima scelta per molte forme
aritmiche.
L’evoluzione tecnologica è stata rapida e di grande aiuto per gli
operatori del settore. I risultati ottenibili sono codificati e
unanimamente accettati nel mondo scientifico e quindi è
necessario che si faccia riferimento a una qualità operativa
standardizzata. A differenza dell’era pioneristica oggi non c’è
spazio per percentuali di complicanze e risultati positivi che non
siano in linea con quelli dei centri di riferimento e questo
richiede un’attenta definizione delle competenze degli operatori e
dell’organizzazione delle strutture che erogano le prestazioni.
Inoltre un’aritmologia di qualità non può prescindere da
un’adeguata organizzazione territoriale, che coinvolga differenti
figure mediche che sappiano collaborare strettamente con i
centri erogatori dei servizi, ai fini anche dell’ottimizzazione delle
risorse, problema sempre più pressante del nostro Servizio
Sanitario Nazionale.
L’evento scientifico “qualità e performance in aritmologia
interventistica 2017” ha come obiettivo quello di un confronto tra
i vari attori coinvolti nella diagnosi e terapia delle aritmie
seguendo il filo di arianna del “come si fà”.