La Vasculite: Cause, Sintomi, Diagnosi e Cure
Alla Casa di Cura “Villa Verde” un importante presidio, fra gli
altri, per affrontare una malattia che viene monitorata con
grande professionalità
La vasculite è
un’infiammazione dei vasi
sanguigni (arterie o vene).
Esistono diversi tipi di
vasculite in base alla
quantità e al tipo di vasi
sanguigni coinvolti, la
maggior parte sono rari.
Le vasculiti si possono
dividere tra primarie o
primitive (quando la
malattia colpisce
direttamente il vaso
sanguigno) e secondarie
(quando sono la
conseguenza di altre
malattie).
Inoltre possono essere
acute (vengono
all’improvviso e passano col
trattamento) o croniche
(durano per tutta la vita).
Si tratta di una malattia autoimmune che colpisce
indifferentemente uomini e donne e a qualsiasi età,
anche se alcune tipologie di vasculite colpiscono
esclusivamente i bambini mentre altre solo in tarda età.
Quando un vaso sanguigno viene colpito dalla
vasculite, può ispessirsi, indebolirsi, restringersi
cicatrizzarsi. Il risultato è sempre lo stesso: nel
condotto passa meno sangue e dunque il tessuto che
normalmente viene irrorato si danneggia. E quando il
tessuto è un organo importante come il cervello, il
cuore o i polmoni, la malattia può anche essere fatale.
Cause
La vasculite non è una malattia ereditaria, ma non è
escluso che due persone della stessa famiglia, ad
esempio due fratelli, ne soffrano. Ciò è dovuto
all’esposizione a fattori ambientali in comune, anche se
una minima componente genetica non è esclusa. La
vasculite non è contagiosa. Quando è secondaria, la
malattia che l’ha causata può essere:
Granulomatosi di Wegener; Sindrome di ChurgStrauss;
Sindrome di Sjogren; Poliarterite nodosa classica;
Poliangioite microscopica; Malattia di Buerger;
Porpora di Schonlein-Henoch (comune nei bambini);
Crioglobulinemia mista; Granulomatosi; Sindrome di
Behçet; Sindrome di Cogan; Arterite di Takayasu
(comune sopra i 50 anni); Sindrome di Kawasaki
(più probabile nei bambini); Arterite gigantocellulare
di Horton (più probabile in età avanzata)
Queste sono le malattie legate alla vasculite più
comuni, ma ce ne possono essere altre ancora più rare.
In molti casi la causa della vasculite non viene mai
individuata, in altri la causa è una reazione ad un
medicinale. Infine alcune malattie croniche come
epatite B e C possono causarla sul lungo periodo.
Sintomi
Non si può dire con precisione quali siano i sintomi
della vasculite in quanto essi cambiano a seconda
della malattia che l’ha causata e della parte del corpo
colpita, nonché dalla gravità. Genericamente un
paziente affetto da vasculite prova una sensazione di
malessere, febbre, mal di testa, difficoltà di respirazione, senso di affaticamento, perdita di peso,
sudorazione notturna, rash cutanei, perdita di
sensibilità e dolori articolari. Se l’infiammazione
colpisce la pelle, o zone vicine alla pelle, sono
frequenti le comparse di chiazze, bolle e ulcere. Per il
resto dipende dall’organo colpito: se è interessato un
rene, ci può essere insufficienza renale, se sono
interessati i polmoni si può essere affetti da
polmonite, e così via.
DIAGNOSI E CURE
Quando compaiono uno o più sintomi sopra descritti,
consultare il medico. Alcuni casi di vasculite si evolvono
rapidamente e per questo una diagnosi precoce può
agevolare la guarigione. È difficile diagnosticare la
vasculite perché si tenta di capire cosa causa i sintomi
attraverso gli esami tradizionali (sangue, urine,
radiografia, tac, ecc.) per poi passare agli esami più
specializzati come la biopsia del tessuto. Se i sintomi
sono specifici, come per esempio difficoltà alla vista,
all’udito, ecc., si può visitare uno specialista (oculista,
otorinolaringoiatra, e così via).
Una volta diagonisticata la vasculite, con annessa malattia, la terapia cambia a seconda dei casi. I medicinali più
utilizzati sono i corticosteroidi e gli
immunosoppressori. Poi serviranno altri farmaci per
combattere l’infiammazione e dopo di che, una volta
che la malattia è guarita, è possibile sottoporre il
paziente a riabilitazione per esempio se è stato colpito
un arto. Raramente si ricorre ad un intervento chirurgico per installare un bypass vascolare. Il paziente
deve sottoporsi a controlli medici periodici anche dopo
la guarigione per controllare se l’organo colpito ha
ripreso a funzionare correttamente o se c’è il rischio di
ricaduta.(Red.)
La Scheda
Il dottor Felice Sdanganelli è il responsabile del
raggruppamento di Geriatria e Recupero e
Riabilitazione Fisiatrica della Casa di Cura Villa
Verde, per la quale lavora dal 1985.
Ha una doppia specializzazione: in
Reumatologia, conseguita presso la facoltà di
Medicina de "La Sapienza" di Roma; e in
Geriatria e Gerontologia conseguita presso la
facoltà di Medicina dell'Università di Bari.
Risponde l’esperto
Qui di seguito, due quesiti posti da altrettanti lettori
che abbiamo girato all’esperto reumatologo della
Casa di Cura “Villa Verde”, il dottor Felice
Sdanganelli.
Gentile redazione, mi piacerebbe avere delucidazioni sul
mio caso dai vostri esperti. Per correttezza non cito i
medici presso i quali sono stato in cura, ma i miei
interrogativi servono ad ampliare la sfera di conoscenza
della mia malattia. Premetto che ho 76 anni, sono
naturalmente pensionato e affetto da vasculite con
Porpora di Shonlein Henoch. Una malattia che da tre
anni mi ha creato problemi, fortunatamente lievi, al
cuore, ai i polmoni, all’intestino e al sistema nervoso
centrale. Finora cure con cortisone (50 mg di cortisone e
1000mg. di micofelonato pro die, immunosoppressori e
flebo di immunoglobuline). Attualmente seguo una
terapia di mantenimento con 50 mg di cortisone e
1000mg. di micofelonato pro die). Avverto un po’ di
dolori alle gambe, a volte giramenti di testa e un po’ di
confusione. Un medico mi ha detto che potrei soffrire
anche di vasculite di Horton. Che mi consigliate?
Soprattutto per il mal di testa. Grazie Giovanni Ciliberti
Risponde l’esperto
La Porpora di Shonlein Henoch è una vasculite,
un’infiammazione dei vasi, in particolare dei piccoli vasi
che colpisce quasi sempre la cute, però può anche
interessare degli organi interni come l'intestino e i reni.
L'età più colpita è quella pediatrica, più raramente l'età
adulta. Normalmente bastano bassi dosaggi di
cortisone per risolvere il problema. In alcuni casi, come
probabilmente quello prospettato dal lettore, c’è un
interessamento degli organi interni, per cui è stato
necessario abbinare alla terapia con cortisone anche i
farmaci immunosoppressori e l’infusione di
immunoglobuline. Direi che va bene seguire questa
terapia. È importante monitorare i valori della
funzionalità del rene e vedere se si può gradualmente
ridurre il cortisone, eventualmente aumentando il
dosaggio dell’immunosoppressore: questo va deciso
dal medico che segue il paziente. È poco probabile che
coesista una vasculite di Horton, che interessa di
norma i grossi vasi. In ogni caso c’è sempre la
possibilità di effettuare un ecodoppler dell’arteria
temporale che permette anche di valutare se esiste un
ispessimento infiammatorio della parete del vaso. In
ogni caso effettuerei una valutazione neurologica per
escludere altre cause di cefalea.
Gentile redazione,
mia moglie è affetta da vasculite: prende il cortisone,
quattro gocce al giorno. Può avere effetti deleteri, ad
esempio diminuendo gli anticorpi e abbassando la
vista?
Grazie Alessandro Filippelli
Non so che tipo di cortisone assuma la signora,
esistono in commercio un paio di formulazioni in gocce:
quattro gocce al giorno è un dosaggio basso che non
provoca grossi effetti sul sistema immunitario o anche
su altri metabolismi del corpo. Bisognerebbe sapere
che tipo di vasculite affligge la signora e che tipo di
cortisone assume, in quanto ogni cortisone ha una sua
potenza terapeutica. La quantità assunta dalla paziente
non dovrebbe dare grossi problemi. Quello che conta,
comunque, è la dose totale di cortisone che è sta
assunta nel corso del tempo, per cui probabilmente
occorrerà associare una terapia che serva per prevenire
i danni sulle ossa. La signora potrebbe associare al cortisone un farmaco che agisca sull’infiammazione, in
maniera tale da ridurre o eliminare del tutto il
cortisone.