Villa verde la rivoluzione del Mitraclip
La Casa di Cura jonica si conferma centro sanitario d’eccellenza nel campo dell’Emodinamica Interventistica ed Endovascolare. Il dispositivo, installato senza apertura del torace, serve per ridurre l’insufficienza mitralica severa
La Casa di Cura Villa Verde di Taranto si conferma
centro sanitario d’eccellenza nel campo dell’Emodinamica
Interventistica ed Endovascolare, che si occupa
principalmente della diagnosi e della cura delle malattie
cardiovascolari anche attraverso interventi svolti per via
percutanea, che non richiedono quindi l’esecuzione di atti di
natura propriamente chirurgica.
«Il Sole 24 Ore – evidenzia il dott. Arturo Ausiello, aiuto cardiologo
dell’unità di cardiologia interventistica della Villa Verde
– ha stilato una classifica, riferita al quinquennio 2012- 2016,
nella quale Taranto si è posizionata come la seconda provincia
con minore mortalità per infarto miocardico acuto. Tale risultato
è stato raggiunto grazie al lavoro dell’Emodinamica della
Villa Verde, che in quegli anni è stata centro di riferimento,
nella provincia jonica, della rete regionale per la cura dell’IMA,
in stretta collaborazione con il 118 e gli Ospedali Pubblici del
territorio».
Fedele al suo spirito innovativo, il laboratorio di Emodinamica
della Casa di Cura ha introdotto, da quest’anno, l’uso del
dispositivo “Mitraclip”, una tecnologia innovativa nel trattamento
della insufficienza mitralica severa.
Abbiamo approfondito l’argomento con i dottori Luigi My
e Salvatore Vitanza.
Dott. Luigi My, ci parli dell’Emodinamica. Che cosa è?Chi riguarda?
«Prima dell’avvento dell’Emodinamica Interventistica, le
varie patologie coronariche e strutturali del cuore erano trattate
o tramite cure farmacologiche, efficaci solo parzialmente,
o tramite interventi cardiochirurgici, che comportano maggiore
invasività. Con l’Interventistica Coronarica, anche i cardiologi
sono impegnati direttamente nella risoluzione di
restringimenti e/o occlusioni complete delle coronarie. Da
questi la tecnica dell’angioplastica primaria che ha ridotto la
mortalità dell’infarto come nulla prima».
Ci spieghi questa “rivoluzione” della Mitraclip e i benefici
che comporta.
«Gli ultimi sviluppi dell’Emodinamica Interventistica Strutturale
hanno reso possibili interventi sulla valvola aortica, interventi
che ormai fanno parte della nostra pratica clinica da
vari anni, senza apertura del torace e senza circolazione extracorporea.
Novità per il nostro centro sono le “Mitraclip”, le quali riducono
l’insufficienza mitralica severa, una patologia che in alcuni
pazienti può ridurre durata e qualità della vita. La Mitraclip è
una “pinzetta” formata da due alette che agganciano i lembi
della valvola mitralica mal funzionante per ridurne l’escursione,
e di conseguenza, il rigurgito del flusso sanguigno che
peggiora il rischio di scompenso cardiaco».
Dott. Vitanza, in quale tipo di pazienti si
installa la Mitraclip?
«In tutti i pazienti con alterazioni cardiache
importanti e con compromissione della funzionalità
cardiaca, in cui l’insufficienza mitralica severa
rende critico il compenso. Il paziente, prima
dell’intervento, viene sottoposto ad ecocardiogramma,
nel quale si valutano le caratteristiche
funzionali e anatomiche della valvola. Nel caso
in cui la procedura sia fattibile, il paziente viene
registrato per l’impianto».
Per ogni dubbio sull’argomento ci si può rivolgere
con fiducia alla casa di Cura «Villa
Verde» di Taranto, centro di assoluta eccellenza.
La Mitraclip