L’ U.O. di Cardiochirurgia tratta la patologia cardiaca dell’adulto, ivi compresi alcuni difetti
congeniti riscontrabili in età post adolescenziale (es. difetti interatriali, difetti interventricolari,
ecc.).
La tipologia degli interventi chirurgici, in linea con i dati epidemiologici territoriali, è costituita in
circa il 50-55% dei casi da patologia coronarica isolata (interventi di rivascolarizzazione
miocardia o “by pass aortocoronarico”), di cui una parte è eseguita a “cuore battente”,
eliminando in tal modo il ricorso alla circolazione extracorporea (CEC) con i relativi potenziali
effetti dannosi.
In circa il 20% dei casi viene trattata la patologia valvolare isolata, sia di tipo sostitutivo che
riparativo. In un altro 20% circa gli interventi sono combinati (by pass aortocoronarico +
valvola, by pass aortocoronarico + altro, valvola + altro, ecc.).
I restanti casi riguardano la patologia dell’aorta e dei grossi vasi, o patologie di più raro
riscontro (tumori, difetti interatriali, ecc.).
Lo staff chirurgico dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia fa ricorso ove possibile a metodiche
mininvasive (minitoracotomie, ministernotomie, ecc.).
In ordine alle modalità di accesso in ricovero, circa l’80% dei casi riguarda interventi
programmati in elezione, mentre il restante 20% fa fronte a urgenze (15%) e a emergenze
(5%). La provenienza della casistica in accesso non programmato riguarda pazienti
provenienti dalla U.O. di Cardiologia-UTIC, Servizio Emodinamica della Casa di Cura o da
altre strutture ospedaliere del territorio, o ancora accessi diretti territoriali (118 e rete
dell’emergenza).